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al testo di Giuseppe Carlo Airaghi
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Per evitare equivoci ulteriori mi specializzerò in stringate premesse che approccino i discorsi alla lontana, parole di circostanza che chiudano il periodo dentro il recinto del proprio punto e a capo senza avanzare altre pretese ne alimentare congetture. Parole galleggianti in superficie, che si torcano la schiena in un inchino, che non perdano di vista il proposito finale. Persuaso che omettere e tacere siano lo stesso accidente o destino visto venire di fronte o allontanarsi di spalle.